giovedì 16 aprile 2015

Romanzo-Poi si vedrà-Scena 16

Scena 16
"Un generale paterno"

Damian scese dal treno con una valigia in una mano e l'altra nell'altra mano . Ad aspettarlo c'era un altro taxi , questo molto più pulito di quello che l'aveva accompagnato alla stazione. Si accomdò sul sedile posteriore destro dopo aver appoggiato le valigie nel portabagagli . I sedili erano molto più comodi , non erano rovinati e i finestrini erano talmente puliti che sembrava non ci fossero. L'autista del taxi era vestito in giacca e cravatta (si vedeva che era mandato dall'esercito). Non disse nemmeno una parola per tutto il viaggio ,ogni tanto rivolgeva lo sguardo nello specchietto per guardare ma niente di più . Arrivarono più o meno dopo una mezzoretta. La caserma era immensa , davanti all'entrata c'erano migliaia di militari che marciavano allo stesso ritmo di "Un - Duè" , il taxi si fermò proprio davanti alla porta di ingresso. Una volta sceso e scaricato i bagagli Damian si diresse verso i finestrini dell'autista , ma non appena Damian chiuse il portabagagli il tassista ingranò la marcia e se ne andò senza dire una parola . Di fronte alla caserma c'erano due grandi distese d'erba una a destra e una a sinistra adornate da due cannoni 90/53 datati 1939 usati nella seconda guerra mondiale , al centro poi c'era il vialetto che conduceva all'entrata.
Damian si sentì chiamare , si voltò e vide due uomini in divisa appoggiati alla porta di ingresso che sorridevano , uno aveva i capelli brizzolati , un naso particolarmente lungo e aveva una voce rauca , dai gradi che portava sulla divisa si comprendeva che era uno "Staff Sergeant" cioè un sergente di stato maggiore . L'altro aveva i capelli castani e cortissimi e non aveva nessun grado sulla divisa quindi era un "Cadet" e cioè un soldato semplice .La voce che aveva sentito era del sergente che lo stava chiamando a squarciagola e dopo il saluto di Damian rispose <<"Salve Ufficiale Scott , la stavamo aspettando , anzi, il Generale Mc Kennedy la stava aspettando , segua il soldato Morrison , la guiderà all'ufficio del Generale">>. Damian lo ubbidì e si mise alle spalle del soldato che cautamente lo accompagnò all'interno dell'immensa caserma fino all'ufficio di Mc. Kennedy, i due poi si salutarono e il soldato si dileguò fra le migliaia di divise che giravano in quella caserma. Damian si sistemò la giacca e la camicia , poi fece un sospiro profondo e bussò alla porta di legno di pino , sulla quale era affissa una targhetta con su scritto <<"Ufficio del generale Mc. Kennedy">>.
Dall'interno della stanza si udì un flebile <<"Prego">>. Aprì la porta, si ritrovò in una stanza grandissima , nella quale c'erano : una scrivania con sopra affissa la famosa "aquila" e una targhetta con il nome del generale . Sulla scrivania erano poggiate una bottiglia di whisky e uno di brandy con una fila di bicchieri vuoti a fianco . Sulle pareti erano appesi i vari attestati di merito e le medaglie che aveva guadagnato in anni e anni di onorata carriera , in più sulla parete che era alle spalle di Mc. Kennedy era affissa una enorme bandiera americana.
Il generale sembrò da subito ospitale <<"Si accomodi Ufficiale Scott la stavo aspettando con ansia , finalmente è arrivato . Si sieda su una sedia e prenda un po di whisky o un po di Brandy ... faccia un po come se fosse a casa sua , non si preoccupi">> .L'uomo era sulla cinquantina , sfoggiava una folta chioma già bianca per intero , molto robusto , aveva la divisa riempita da una ventina o addirittura una trentina di medaglie al merito. Sulla scrivania aveva una miriade di fogli tutti con la sua firma, erano convocazioni per il Vietnam.
Damian si versò mezzo bicchiere di whisky, si sedette difronte al generale e gli domandò<<"Signore, perché mi ha convocato qui da lei ? So che ovviamente riguarda la mia partenza per il Vietnam, ma perché farmi avere prima un colloquio con lei , cosa ha da dirmi in particolare ?">>. Mc. Kennedy sorrise , si alzò dalla sedia e si mise di spalle a Damian con il volto che guardava fuori dal balcone della stanza, poi affermò <<"Vede Ufficiale Scott, ha visto tutti quei soldati che marciavano all'entrata? Quelli sono stati tutti qui da me , indifferentemente dal grado. E sa perché ? Perché volevo spiegargli a cosa vanno incontro , perché forse questa potrebbe essere la loro ultima missione, perché forse potrebbero non rivedere più la loro famiglia . Molti , quasi tutti quelli che sono venuti da me e che sono stati seduti proprio li dove ora è seduto lei hanno pianto , le loro lacrime sono cadute proprio li dove ora poggia i piedi, ma dopo cinque minuti si erano ripresi , perché questa è la loro vita , imbracciare un fucile e combattere per la propria patria. Purtroppo c'è chi ritornerà e chi a malincuore vedrà la morte , ma questo è il prezzo da pagare per la pace nel mondo , purtroppo. Che cosa strana , per ottenere la pace cosa bisogna fare ? La guerra . Sa io non voglio spaventarla , o cose del genere ,anche perché lei ha già fatto varie missioni, ma lei sa a cosa va in contro ?">>. Damian era rimasto con il bicchiere vuoto in mano , il nervosismo e l'ansia per la missione gli avevano fatto bere il whisky tutto d'un sorso. Il generale sembrava avergli già dato l'estrema unzione , non glielo aveva urlato in faccia , ma gli stava chiaramente dicendo che quella sarebbe stata l'ultima missione per molti soldati , il Vietnam sembrava essere la casa ideale di satana .
Damian con voce ferma rispose <<"Signore , tutto quello che mi ha detto lei , me lo ripetono ogni giorno , col mestiere che ho scelto quasi tutti i giorni potrebbero essere il "mio ultimo giorno", ho lasciato la mia casa , con mia moglie e mia figlia di due anni che potrei anche non veder crescere se qualcosa vada storto, ma sa cosa le dico ? Personalmente mantengo le promesse , e ho promesso a mia moglie che l'avrei rivista in un modo o nell'altro ...">>. Il generale lo interruppe con una grossa risata <<"ahahhaha , guardi spero che non sia il giorno del suo funerale...">> Il viso di Damian non faceva una piega rimaneva fisso lo sguardo verso gli occhi verdi del generale che si fece subito serio e poi aggiuse <<" Allora Ufficiale Scott io glielo dico come un padre , vede,ricorda le missioni che ha fatto in passato ? Beh, il Vietnam non ha niente a che vedere con quelle , lei sta andando in un luogo dove vedrà la morte faccia a faccia tutti i giorni e dove vedrà morire i suoi compagni giorno dopo giorno, io cerco solo di avvisarla e di farle sapere a cosa va incontro ...tutto qua , non voglio farle nessuna parlantina o fargli credere cose che non sono vere , lei sta andando in guerra , nella guerra più violenta che io abbia mai visto ...">>. Damian non aveva mosso ciglio , rispose <<"Certo che lo so Signore , quando tornerò dal Vietnam passerò prima da qui per darle la mano , e raccontargli come è andata... ">>. Allungò la mano verso il generale che la strinse , poi si girò di spalle e dopo un <<"Arrivederci è stato un piacere ">> Uscì dall'ufficio, Mc. Kennedy rimase li che fissava la porta , era rimasto stupito dalla sicurezza di Damian , nessun soldato aveva dimostrato una freddezza e una sicurezza del genere , era rimasto meravigliato , quell'uomo andava in contro alla morte , ma era sicuro di vincerla .

Buona lettura                                                                  Christian Di Iorio

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