domenica 5 aprile 2015

Romanzo-Poi si vedrà-Scena 6

Scena 6
"L'abbraccio doloroso"

Era ancora mattina, eppure la famiglia Scott si trovava all'oscurità, la notizia della partenza di Damian aveva buttato tutta la famiglia in un baratro di angoscia incredibile, d'un tratto ciò che circondava Alice e Damian aveva perso colore e vitalità,era tutto spento, sembrava come se il tempo si fosse dimenticati di loro. Si guardavano i due , di continuo, cercavano di capire se tutto quello che stava accadendo fosse vero, se realmente Damian dovesse abbandonare di nuovo la famiglia per gettarsi nelle grinfie della pericolosità della guerra. 
Era tutto vero, purtroppo Damian doveva partire, doveva abbandonare Alice e la piccola Sophie per vederle chissà tra quanto tempo, ma soprattutto per vederle perché le insidie della guerra erano molte. Alice era appoggiata al muro che ormai aveva preso le sembianze di una cascata lambito dalle sue salate lacrime che lo percorrevano per intero. Era straziata, sbranata dal dolore,distrutta da quella notizia, quella sentenza, che le aveva dato quella lettera , le aveva lacerato il cuore . Senza alcun motivo , forse comandata dal dolore , Alice si mise ad urlare contro il marito <<" Perché?!?Damian perché?!?Perché ti ho scelto,perché hai deciso far vivere a me e soprattutto a tua figlia questa tua fottutissima vita da militare ?!?Perché?!? Rispondimi !!">>.Le parole di Alice risuonavano come una scarica di manrovescio dritta al cuore ,che Damian a stento riusciva a sopportare. Difronte alle parole , durissime, della moglie , Damian cadde ,impotente in ginocchio.
La scena era straziante, Alice continuava a imprecargli contro senza alcun apparente motivo , e Damian subiva impietoso il fiume di dolore che quelle parole della sua tanto amata moglie gli provocavano.
La madre di Alice , dopo aver fatto tranquillizzare e addormentare dolcemente tra le sue esperte braccia la nipotina , udendo le grida che provenivano dal corridoio vi si avviò incontro .Vi si trovò difronte a una scena pietosa, corse da sua figlia , l'abbracciò e le sussurrò nell'orecchio a voce bassa <<" Finiscila, non è mica colpa sua !">> Poi la condusse in camera da letto, lasciando da solo Damian, in ginocchio, illuminato solamente dalla luce del sole stanco che invano cercava di consolarlo . Damian passò due notti insonni , assillato costantemente dalle parole della moglie che gli risuonavano in testa ventiquattro ore su ventiquattro e soprattutto dal viaggio che lo aspettava . I due giorni successivi volarono praticamente e così arrivo subito giovedì, il giorno della sua partenza, il giorno più brutto.
Si era preparato la borsa il giorno prima ,con le varie divise,biancheria intima,rasoio,schiuma da barba .Era tutto pronto. Erano le due e mezza e alle tre sarebbe arrivato il taxi che lo avrebbe accompagnato alla stazione . Aveva mezz'ora per salutare tutti, diede un bacio alla piccola Sophie, salutò la madre di alice con un abbraccio caloroso,poi si diresse verso la camera da letto , dove stava ancora riposando Alice,per salutarla. Alice aveva una faccia a dir poco cadaverica,insonne da due notti, aveva delle occhiaie terrificanti, e il viso incredibilmente pallido. Appena Damian aprì la porta , sua moglie lo scacciò con un violento <<"Vattene!">> allora capì che forse era meglio lasciar perdere. Ritornò alla porta, prese il borsone con la mano destra , aprì la porta, si fermò per un secondo sull'uscio a rimirar quella che era la sua casa , poi gli diede le spalle e uscì fuori ad aspettare il taxi appoggiato, con le gambe incrociate e le mani in tasca , al cancello.
Il taxi arrivò con cinque minuti di anticipo, mise il borsone nero nel portabagagli, e non appena stava per chiudere la portiera della macchina e partire si sentì un grido <<"Damian!Fermati!Aspetta!">>. era Alice che correva nel corridoio , apriva la porta , e si incamminava verso Damian per salutarlo. Damian riaprì la portiera di corsa e si mise a correre verso Alice. Il cuore aveva ricominciato a battere dopo due giorni di agonia , il viso si era acceso di una leggera luce di una fioca felicità . Gli occhi di entrambi si erano inumiditi. Si abbracciarono , le lacrime cadevano a volontà e si mescolavano in un variegato di emozioni che Alice e Damian non avevano mai provato prima d'ora . Incominciò a piovere, le nuvole si erano commosse alla vista di quella scena , piangevano e bagnavano i due , lavandoli improvvisamente dal dolore di quei tre dannatissimi giorni, qualcosa di incredibile stava accadendo,era indescrivibile, quel semplice abbraccio, era più di un semplice abbraccio ,simboleggiava il legame,indissolubile, che le loro anime avevano stretto in matrimonio quattro anni prima. Finalmente Alice sorrideva, forse aveva capito che l'amore che provava per Damian gli avrebbe permesso di superare tutti gli ostacoli che la vita gli avrebbe messo davanti, anche i più difficili , era tutto bello in quel momento , ma già sapeva che questo non sarebbe durato a lungo.

Buona Pasqua e buona lettura.                                                                     Christian Di Iorio

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