lunedì 27 aprile 2015

Romanzo-Poi si vedrà-Scena 19

Scena 19
"Benvenuto di piombo"

Gli occhi si aprirono lentamente , rimase quasi accecato, poi mise a fuoco la scena che aveva attorno.
Damian si stiracchiò , i muscoli si erano intorpiditi quasi completamente. Il ragazzo che era al suo fianco era scomparso , sul sedile aveva lasciato solamente una foto, nella quale erano raffigurati un uomo e una donna con al centro tra i due un bambino magrolino. Molto probabilmente erano i suoi genitori e quello che era al centro era lui. Mentre stava guardando lo scatto sentì una voce che gli diceva <<"Quella è la mia famiglia , mio padre Still e mia madre Amanda , quel ragazzino insignificante al centro sono io ... mi rimane solamente questa fotografia, mio padre è stato trovato morto in un garage, mia madre è morta due anni dopo la scomparsa di mio padre . Dopo aver superato questo brutto "ostacolo" ,se così si può chiamare, sono andato a vivere dai miei zii Sam e Jane , loro mi hanno cresciuto ed educato come fossi realmente suo figlio,mi hanno dato tutto l'amore di cui avevo bisogno ...ma ovviamente il mio cuore non è completo , non è mai stato più completo dalla morte di mio padre , le lacrime ,le urla a squarciagola , le notti insonni , sono tutte realtà che mi hanno accompagnato fino ad oggi e che mi accompagneranno per sempre , vado in guerra tranquillo perchè se mai dovessi morire raggiungerei la parte mancante del mio cuore ...">> Damian era rimasto a bocca aperta <<"Senti ...Spike ,se posso darti del tu ,sono rimasto senza parole, non sapevo che ...all'apparenza sembravi un ragazzo imbambolato che credeva di giocare con i giocattoli quando maneggiava un fucile e che credesse che la guerra fosse un giochino da ragazzi , ma dopo questo discorso devo ricredermi ... ">> Rimase qualche secondo di silenzio poi aggiunse <<"Ragazzo dove sei stato ?">>
Il sotto-ufficiale rispose <<"Signore so...">> <<"Chiamami Damian ,non signore , non ti preoccupare ...">> Lo interruppe Damian. Spike continuò <<"Damian , sono stato nella cabina del pilota ... dieci minuti e atterriamo , si prepari" .
Dal finestrino si vedevano le nuvole cariche di pioggia nelle quali stavano volando, una voce gracchiante dall'altoparlante esclamò <<"Signori stiamo per iniziare le manovre di atterraggio , controllate tutti le citure di sicurezza gentilmente , l'atterraggio potrebbe essere molto difficile ">>
Tutti i passeggeri controllarono le cinture , e afferrarono saldamente il sedile con entrambe le mani.
Il pilota dell'aereo iniziò l'atterraggio, il mezzo si chinò leggermente verso il basso e piano piano uscì dalle nuvole. Lo spettacolo  era terrificante , le pioggia ora bagnava l'aereo che brillava sempre di più della luce dei proiettili . L'aereo atterrò , i proiettili lo colpivano in pieno con delle raffiche infinite . Il pilota ebbe a malapena il tempo di aprire il portellone posteriore del mezzo , poi fu trapassato da tempia a tempia da un proiettile che spaccò il vetro della cabina .
I soldati si affacciarono dal portellone ,ai loro occhi si presentava una scena che aveva dell'incredibile , pioveva e la pioggia cadeva sul fango simulando le traiettorie dei proiettili , i lampi squarciavano il cielo in due, nell'aria si respirava puzza di morte , i cadaveri abbracciati dal fango rossastro erano centinaia , una cosa era chiara ; erano atterrati nel bel mezzo di una guerriglia, se il vietnam si presentava così ... la morte camminava sotto braccio con le loro anime .
La situazione non era semplice , insieme ai 14 militari erano partiti anche alcune armi . Vicino al portellone c'era un grosso cassone con sopra scritto "M16", quel nome non lo aveva mai sentito nessuno,molto probabilmente era qualche nuova arma che stavano mandando dagli Stati Uniti. Damian con un colpo secco aprì la cassa e i pensieri si rivelarono esatti , nella cassa c'erano un gran numero di fucili , mai visti prima . Era un fucile d'assalto , aveva un caricatore STANAG da 20 colpi e un mirino a palo poggiato sulla fine della canna e , ultima cosa , era un fucile molto leggero .
I 14 soldati si armarono con un fucile a persona , si guardarono tutti negli occhi  prima di scendere in battaglia , avevano tutti la fronte bagnata dal sudore e dalla pioggia. Si disposero tutti in fila indiana con il volto rivolto verso Damian che mentre gli camminava di fronte disse <<"Signori, soldati , ma soprattutto uomini , padri di famiglia , mariti... siamo giunti in Vietnam , questo paradiso di piombo non è un luogo molto piacevole , qui ci vogliono gli attributi , qui si vedono gli uomini , avete un fucile tra le mani, andate li fuori con la consapevolezza che qui ognuno di noi deve sopravvivere , ognuno di noi deve riabbracciare i propri figli ..." il discorso fu interrotto da un proiettile che sibilò nell'aria e colpì il soldato alla destra di Spike , il soldato cadde a terra. Quello era il segnale che bisognava stare attenti , quello era il segnale che la guerra li aspettava , quello era il benvenuto che gli aveva riservato il Vietnam.  

Buona Lettura                                                                                     Christian Di Iorio

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