giovedì 9 aprile 2015

Romanzo-Poi si vedrà-Scena 9

Scena 9
"Il tassista"

Damian piangeva e urlava disperatamente . Il solo pensiero che potesse essere stata anche l'ultima volta per vedere sua moglie e sua figlia era troppo doloroso .Le lacrime correvano veloci per le mani e per le braccia , bagnando le maniche e i polsini della camicia di lino bianco .La scena dell'ultimo sorriso di Alice gli si era stampata nel cervello , quell'immagine continuava a bombardagli la testa.Quella scena lo accarezzava e gli si ritorceva contro allo stesso tempo. Poggiò le mani sul sedile di pelle nera logorato dal tempo e distese la schiena sul sedile appoggiando la testa sul poggiatesta. Il tassista lo guardava dallo specchietto in maniera assillante , ne aveva visti molti così, ma quel militare aveva qualcosa di diverso, era realmente disperato, non smetteva di piangere. L'autista si passò una mano tra i lunghi capelli neri , poi fece un lungo respiro e disse <<" E' dura vero ? E' molto dura . lasciare la famiglia, tutti i tuoi cari , tua moglie, i tuoi figli...è tutto molto difficile, purtroppo la vita ci mette difronte a delle scelte, poi siamo noi a decidere come comportarci. Tu hai scelto la vita militare , ora purtroppo devi fare dei sacrifici lasciare tutto e tutti , per andare in un luogo che potrebbe anche essere la tua tomba">> Damian alzò lo sguardo verso lo specchietto e guardò l'autista negli occhi , il militare si asciugò gli occhi stracolmi di lacrime con i polsini della giacca e poi aggiunse <<"Si, è molto difficile, soprattutto per chi ha un animo debole , la vita da militare è dura ">>- si sbottonò un bottone della camicia e continuò-<<"decisi di intraprenderla perché mi piaceva l'idea di poter difendere la mia patria , l'onore del combattere per il proprio paese , mi piaceva tutto del militare.. poi partii per la mia prima missione , erano due mesi che ero sposato, fu bruttissimo, i primi giorni guardavo di continuo le foto della mia famiglia , mia madre, mio padre , mia moglie, e le inzuppavo di lacrime tutti i giorni . Passati i primi mesi incominci a distrarti leggermente , incominci a concentrarti sul motivo per cui sei li , e soprattutto vedi avvicinare il giorno del tuo ritorno.">>. Il tassista sembrava distratto , ma in realtà aveva seguito tutto il discorso perché poi aggiunse <<"Lo so signore , ho accompagnato moltissimi militari sia all'andata che al ritorno delle missioni, posso assicurarle che tutti si comportano allo stesso modo, lei però mi sembra diverso, non so perché ma mi suscita una sensazione strana, comunque fatto sta che la scena più bella è quando ritornano , nel mio taxi , proprio dove è seduto lei , guardano le foto nei portafogli in silenzio , sorridono, sospirano , si assentano , e il momento migliore è quando arriviamo a casa e riabbracciano la famiglia, cerco di rimanere il più possibile per ammirare quelle scene...">>. Damian lo interruppe<<" Mi scusi se glielo domando , ma lei non ha una moglie ?". Il tassista sospirò , poi si accarezzo i baffi e gli rispose <<"Guardi , ce l'avevo, fino a 21 anni fa , mia moglie purtroppo mi ha lasciato da solo , è morta in un incidente stradale, proprio mentre stavamo tornando a casa dopo una festa di matrimonio, quella dannata sera avevo bevuto troppo, non dovevo guidare porca troia! Sbandai all'improvviso e uscimmo fuori strada , andammo a sbattere contro una quercia . L'impatto fu violentissimo, io svenni e quando mi risvegliai mi ritrovai con dei medici intorno in una sala d'ospedale ... poi mi diedero la triste notizia ...mia moglie era morta sul colpo...">>. Damian guardava pietrificato l'autista e si meravigliava della capacità con cui riuscisse a trattenere le lacrime su un argomento così toccante . Damian pensò che forse era meglio cambiare discorso e domandò <<"Senta, da quanto tempo ha questo taxi ?">>. Il tassista si mise arridere e rispose <<"Beh...sono circa quindici anni , siamo rimasti solo io e lei , è tutto quello che ho , non ho una casa , non ho una famiglia , ma almeno ho una macchina !">>. L'uomo baffuto scoppiò in una grossa risata che aveva però un sapore molto amaro . Erano circa tre quarti d'ora che stavano viaggiando e Damian domandò <<"Ma quanto manca alla stazione ?">>. L'autista rispose con fare sarcastico <<"Cinque minuti e siamo arrivati">>. Dal finestrino si intravedeva qualche rotaia , stavano arrivando alla stazione , il Taxi sfrecciava indisturbato verso il treno che avrebbe condotto Damian a Washington , stava per partire per la sua missione , l'attesa saliva , la voglia di tornare indietro aumentava , ma , purtroppo , non si poteva più tornare indietro.

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